L’esperienza è intensa, quasi irresistibile: una copertura di granella e cioccolato invita al morso, che incontra subito la resistenza friabile del wafer, affonda in una doppia carezza cremosa di latte e nocciola e poi si chiude intorno a un ultimo “crisp”, quello del cuore croccante di wafer.
Kinder Crispy
Con un’esperienza di gusto così, comunicare il prodotto diventa quasi un caso da manuale (di marketing): quando c’è qualcosa da dire, bisogna farlo senza esitazioni (questo snack vi farà gioire nella sua perfetta combinazione di consistenza e di gusto, in un percorso in cui si verrà travolti dalla cremosità, ma si ricorderà il croccante).
Ecco perché il suo nome è Crispy, nomen omen, senza inutili giri di parole. Ed ecco perché, di pari passo, il logo celebra senza reticenze il piacere croccante e goloso del wafer unito alla crema.
Ma il ruolo fondamentale spetta al visual: un’accurata illustrazione che vuole essere in primis un racconto dettagliato della composizione dello snack, come uno spaccato sull’esperienza che ci aspetta, in quell’irresistibile alternarsi di consistenza e cremosità, da scoprire e riscoprire strato dopo strato, morso dopo morso.
